PRATICHE E CONSULENZE

Agevolazioni Fiscali ed Incentivi Energetici

Grazie alla partnership con Systech Italia, offriamo a tutta la nostra clientela (rivenditori, installatori, progettisti, clienti) un servizio completamente GRATUITO di consulenza per verificare la possibilità di accedere agli incentivi previsti per interventi che puntano al risparmio ed all’efficientamento energetico in edifici esistenti.

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Agevolazioni Fiscali ed
Incentivi Energetici

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Agevolazioni Fiscali ed Incentivi Energetici

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Conto Termico 2.0

Conto
Termico 2.0

Ecobonus

Ecobonus

Bonus Ristrutturazioni

Bonus
Ristrutturazioni

Altri Incentivi

Altri
Incentivi

Che cos’è il
Conto Termico?

Il Conto Termico 2.0, introdotto con il D.M. 16 febbraio 2016 e tuttora attivo, è un incentivo economico riconosciuto per interventi che mirano all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili, effettuati su immobili esistenti.

L’incentivo quindi non è di natura fiscale e si ottiene tramite bonifico bancario, erogato direttamente dal GSE, sul proprio conto corrente.

Valuta con un esperto ✅
Per verificare l’eventuale accesso a queste agevolazioni e ricevere assistenza nella valutazione dei requisiti, ti invitiamo a compilare il form di verifica gratuita di Systech Italia Srl : il team è a disposizione per guidarti tra normative, pratiche e opportunità!

L’incentivo ottenibile con il Conto Termico 2.0 varia in funzione delle prestazioni del prodotto da installare e dalla zona climatica di appartenenza.

Se l’importo dell’incentivo è pari o inferiore a 5.000 €, il contributo viene erogato in un’unica soluzione. Per importi superiori, l’erogazione avviene in rate annuali costanti, fino a un massimo di cinque.

La domanda di incentivo deve essere presentata dal Soggetto Responsabile (colui che possiede un titolo sull’immobile e sostiene le spese per l’intervento) o da un Soggetto Delegato (la nostra proposta) entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento tramite comunicazione telematica sul “Portaltermico” (portale web del GSE dedicato al Conto Termico 2.0).

Per i Soggetti Privati (persone fisiche o aziende) rientrano tra gli interventi ammessi al Conto Termico 2.0 la sostituzione di uno o più generatori di calore e l’installazione di generatori ad alta efficienza energetica, come caldaie a biomassa, stufe e termocamini certificati, pompe di calore elettriche o a gas, e collettori solari termici destinati alla produzione di acqua calda sanitaria.

Sì, il Conto Termico è cumulabile con eventuali contributi regionali, provinciali o comunali, purché il totale degli incentivi ottenuti non superi la spesa effettivamente sostenuta. La cumulabilità è soggetta a verifica da parte del GSE durante l’istruttoria. Consigliamo di verificare i requisiti specifici previsti dai bandi locali.

Le presenti condizioni sono aggiornate alla normativa vigente nel 2025. ℹ️
Eventuali aggiornamenti futuri saranno pubblicati in questa pagina o comunicati tramite i nostri canali ufficiali.

Che cos’è il
Conto Termico?

Dal 31 Maggio 2016 è operativo il Decreto Ministeriale 16-02-2016, meglio conosciuto come “Conto Termico 2.0”. Si tratta di un incentivo economico riconosciuto per interventi che mirano all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili, effettuati su immobili esistenti.

L’incentivo quindi non è di natura fiscale e si ottiene tramite bonifico bancario, erogato direttamente dal GSE, sul proprio conto corrente.

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L’incentivo ottenibile con il Conto Termico 2.0 varia in funzione delle prestazioni del prodotto da installare e dalla zona climatica di appartenenza.

Se l’importo dell’incentivo è pari o inferiore a 5.000 €, il contributo viene erogato in un’unica soluzione. Per importi superiori, l’erogazione avviene in rate annuali costanti, fino a un massimo di cinque.

La domanda di incentivo deve essere presentata dal Soggetto Responsabile (colui che possiede un titolo sull’immobile e sostiene le spese per l’intervento) o da un Soggetto Delegato (la nostra proposta) entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento tramite comunicazione telematica sul “Portaltermico” (portale web del GSE dedicato al Conto Termico 2.0).

Per i Soggetti Privati (persone fisiche o aziende) rientrano tra gli interventi ammessi al Conto Termico 2.0 la sostituzione di uno o più generatori di calore e l’installazione di generatori ad alta efficienza energetica, come caldaie a biomassa, stufe e termocamini certificati, pompe di calore elettriche o a gas, e collettori solari termici destinati alla produzione di acqua calda sanitaria.

Sì, il Conto Termico è cumulabile con eventuali contributi regionali, provinciali o comunali, purché il totale degli incentivi ottenuti non superi la spesa effettivamente sostenuta. La cumulabilità è soggetta a verifica da parte del GSE durante l’istruttoria. Consigliamo di verificare i requisiti specifici previsti dai bandi locali.

Le presenti condizioni sono aggiornate alla normativa vigente nel 2025. ℹ️
Eventuali aggiornamenti futuri saranno pubblicati in questa pagina o comunicati tramite i nostri canali ufficiali.

Che cos’è
l’Ecobonus?

Si tratta di un incentivo fiscale che si recupera in 10 anni sull’IRPEF o sull’IReS ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica sugli edifici esistenti. Specificatamente per i generatori di calore utilizzanti biomasse è ammessa, oltre alla sostituzione di impianti, anche l’integrazione e la nuova installazione.

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L’incentivo si calcola sulla somma di tutte le spese effettuate per la realizzazione dell’intervento (fornitura, posa in opera, opere murarie a supporto, spese professionali, etc.).

Per le persone fisiche la detrazione si applica perciò sul totale speso (comprensivo di IVA) mentre per le aziende la quota detraibile si calcola su base imponibile.

Vi saranno inoltre limiti di spesa in base al reddito ed alla situazione familiare. Ad esempio, dal 2025, per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75.000 €, si applicano limiti massimi di spesa detraibile che variano in funzione del numero di figli e della presenza di disabilità.

La domanda di incentivo deve essere presentata dal Soggetto Richiedente (colui che possiede un titolo sull’immobile e sostiene le spese per l’intervento) o da un Soggetto Delegato entro 90 giorni dalla data di conclusione dell’intervento tramite comunicazione telematica sul portale dedicato ENEA. Possono accedere anche le imprese, i professionisti e i condomìni per interventi sulle parti comuni.

Sono incentivabili gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, generatori ibridi, generatori a biomassa ad alta efficienza, nonché la nuova installazione di tali impianti in edifici esistenti. Non sono ammessi incentivi per la sostituzione di impianti con generatori alimentati a gasolio.

È prevista un’aliquota uguale per tutte le tipologie di efficientamento energetico e sarà differente in base alla tipologia di immobile:

Anno 2025

  • Per gli interventi sulla prima casa: aliquota al 50%
  • Per gli interventi sulle abitazioni non prima casa e immobili non residenziali: aliquota al 36%

Anni 2026 e 2027

  • Per gli interventi sulla prima casa: aliquota al 36%
  • Per gli interventi sulle abitazioni non prima casa e immobili non residenziali: aliquota al 30%

Le presenti condizioni sono aggiornate alla normativa vigente nel 2025. ℹ️
Eventuali aggiornamenti futuri saranno pubblicati in questa pagina o comunicati tramite i nostri canali ufficiali.

Che cos’è
l’Ecobonus?

Si tratta di un incentivo fiscale che si recupera in 10 anni sull’IRPEF o sull’IReS ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica sugli edifici esistenti. Specificatamente per i generatori di calore utilizzanti biomasse è ammessa, oltre alla sostituzione di impianti, anche l’integrazione e la nuova installazione.

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L’incentivo si calcola sulla somma di tutte le spese effettuate per la realizzazione dell’intervento (fornitura, posa in opera, opere murarie a supporto, spese professionali, etc.).

Per le persone fisiche la detrazione si applica perciò sul totale speso (comprensivo di IVA) mentre per le aziende la quota detraibile si calcola su base imponibile.

Vi saranno inoltre limiti di spesa in base al reddito ed alla situazione familiare. Ad esempio, dal 2025, per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75.000 €, si applicano limiti massimi di spesa detraibile che variano in funzione del numero di figli e della presenza di disabilità.

La domanda di incentivo deve essere presentata dal Soggetto Richiedente (colui che possiede un titolo sull’immobile e sostiene le spese per l’intervento) o da un Soggetto Delegato entro 90 giorni dalla data di conclusione dell’intervento tramite comunicazione telematica sul portale dedicato ENEA. Possono accedere anche le imprese, i professionisti e i condomìni per interventi sulle parti comuni.

Sono incentivabili gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, generatori ibridi, generatori a biomassa ad alta efficienza, nonché la nuova installazione di tali impianti in edifici esistenti. Non sono ammessi incentivi per la sostituzione di impianti con generatori alimentati a gasolio.

È prevista un’aliquota uguale per tutte le tipologie di efficientamento energetico e sarà differente in base alla tipologia di immobile:

Anno 2025

  • Per gli interventi sulla prima casa: aliquota al 50%
  • Per gli interventi sulle abitazioni non prima casa e immobili non residenziali: aliquota al 36%

Anni 2026 e 2027

  • Per gli interventi sulla prima casa: aliquota al 36%
  • Per gli interventi sulle abitazioni non prima casa e immobili non residenziali: aliquota al 30%

Le presenti condizioni sono aggiornate alla normativa vigente nel 2025. ℹ️
Eventuali aggiornamenti futuri saranno pubblicati in questa pagina o comunicati tramite i nostri canali ufficiali.

Che cos’è il
Bonus Ristrutturazione?

Il Bonus Ristrutturazioni è un’agevolazione fiscale prevista per chi esegue interventi di recupero edilizio su immobili residenziali esistenti. Consente di detrarre dall’IRPEF una parte consistente delle spese sostenute, in percentuali e limiti che variano a seconda dell’anno di realizzazione dei lavori.

Dal 2018 è previsto anche l’obbligo di comunicare ad ENEA gli interventi che comportano un risparmio energetico, ai fini del monitoraggio da parte dello Stato.

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Per verificare l’eventuale accesso a queste agevolazioni e ricevere assistenza nella valutazione dei requisiti, ti invitiamo a compilare il form di verifica gratuita di Systech Italia Srl : il team è a disposizione per guidarti tra normative, pratiche e opportunità!

Tutti i contribuenti che sostengono le spese e che posseggono un diritto sull’unità immobiliare oggetto di intervento.

Hanno diritto alla detrazione, inoltre:

  • Il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado);
  • Il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • Il componente dell’unione civile (la legge n. 76/2016, per garantire la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone dello stesso sesso, equipara al vincolo giuridico derivante dal matrimonio quello prodotto dalle unioni civili);
  • Il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato.

Le categorie elencate, per beneficiare dell’incentivo devono sostenere le spese ed essere intestatari di bonifici e fatture.

Tutti gli edifici ad uso residenziale che, alla data della richiesta di detrazione, risultino “esistenti” ossia accatastati o con richiesta di accatastamento in corso e in regola con il pagamento di eventuali tributi. Il beneficio è ammesso solo per edifici esistenti dotati di impianto termico funzionante al momento della richiesta. La richiesta può avvenire per interventi su singole unità immobiliari o su parti comuni condominiali.

Sono agevolati i seguenti interventi:

Per gli interventi sulla prima casa

  • nel 2025: aliquota al 50% e tetto di spesa di 96.000 euro
  • nel 2026 e 2027: aliquota al 36% e tetto di spesa sempre di 96.000 euro

Per le abitazioni non prima casa

  • nel 2025: aliquota al 36% e tetto di spesa di 96.000 euro
  • nel 2026 e 2027: aliquota al 30% e tetto di spesa sempre di 96.000 euro

Per tutti i tipi di abitazioni

  • dal 2028 e fino al 2033: aliquota al 30% e tetto di spesa sempre di 48.000 euro

Nuovi limiti ai massimali di spesa: per chi ha un reddito superiore a 75.000 euro, le spese massime detraibili saranno calcolate a seconda del numero dei figli e/o della presenza di figli con disabilità.

Le spese relative all’intervento dovranno essere pagate tramite bonifico bancario specifico per le detrazioni fiscali per interventi di Ristrutturazione Edilizia, il riferimento normativo è:

“Articolo 16-bis del TUIR (D.P.R. 917/1986) e successive modifiche”
(Detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici)

  • Sostituzione generatore di calore con caldaia a condensazione;
  • Nuova installazione o sostituzione di generatore in pompa di calore;
  • Sostituzione generatore di calore con Sistema Ibrido;
  • Nuova installazione o sostituzione generatore di calore con generatori alimentati a biomasse;
  • Sostituzione scaldaacqua con sistema a pompa di calore;
  • Microcogeneratori;
  • Sistemi di contabilizzazione del calore (condominii).

Le presenti condizioni sono aggiornate alla normativa vigente nel 2025. ℹ️
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Che cos’è il
Bonus Ristrutturazione?

Il Bonus Ristrutturazioni è un’agevolazione fiscale prevista per chi esegue interventi di recupero edilizio su immobili residenziali esistenti. Consente di detrarre dall’IRPEF una parte consistente delle spese sostenute, in percentuali e limiti che variano a seconda dell’anno di realizzazione dei lavori.

Dal 2018 è previsto anche l’obbligo di comunicare ad ENEA gli interventi che comportano un risparmio energetico, ai fini del monitoraggio da parte dello Stato.

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Tutti i contribuenti che sostengono le spese e che posseggono un diritto sull’unità immobiliare oggetto di intervento.

Hanno diritto alla detrazione, inoltre:

  • Il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado);
  • Il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • Il componente dell’unione civile (la legge n. 76/2016, per garantire la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone dello stesso sesso, equipara al vincolo giuridico derivante dal matrimonio quello prodotto dalle unioni civili);
  • Il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato.

Le categorie elencate, per beneficiare dell’incentivo devono sostenere le spese ed essere intestatari di bonifici e fatture.

Tutti gli edifici ad uso residenziale che, alla data della richiesta di detrazione, risultino “esistenti” ossia accatastati o con richiesta di accatastamento in corso e in regola con il pagamento di eventuali tributi. Il beneficio è ammesso solo per edifici esistenti dotati di impianto termico funzionante al momento della richiesta. La richiesta può avvenire per interventi su singole unità immobiliari o su parti comuni condominiali.

Sono agevolati i seguenti interventi:

Per gli interventi sulla prima casa

  • nel 2025: aliquota al 50% e tetto di spesa di 96.000 euro
  • nel 2026 e 2027: aliquota al 36% e tetto di spesa sempre di 96.000 euro

Per le abitazioni non prima casa

  • nel 2025: aliquota al 36% e tetto di spesa di 96.000 euro
  • nel 2026 e 2027: aliquota al 30% e tetto di spesa sempre di 96.000 euro

Per tutti i tipi di abitazioni

  • dal 2028 e fino al 2033: aliquota al 30% e tetto di spesa sempre di 48.000 euro

Nuovi limiti ai massimali di spesa: per chi ha un reddito superiore a 75.000 euro, le spese massime detraibili saranno calcolate a seconda del numero dei figli e/o della presenza di figli con disabilità.

Le spese relative all’intervento dovranno essere pagate tramite bonifico bancario specifico per le detrazioni fiscali per interventi di Ristrutturazione Edilizia, il riferimento normativo è:

“Articolo 16-bis del TUIR (D.P.R. 917/1986) e successive modifiche”
(Detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici)

  • Sostituzione generatore di calore con caldaia a condensazione;
  • Nuova installazione o sostituzione di generatore in pompa di calore;
  • Sostituzione generatore di calore con Sistema Ibrido;
  • Nuova installazione o sostituzione generatore di calore con generatori alimentati a biomasse;
  • Sostituzione scaldaacqua con sistema a pompa di calore;
  • Microcogeneratori;
  • Sistemi di contabilizzazione del calore (condominii).

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Esistono
Altri Bonus?

Oltre agli incentivi legati al risparmio energetico e alla ristrutturazione, esistono altre agevolazioni fiscali dedicate a interventi antisismici e ricostruzione post-eventi catastrofici, riservate a specifiche aree e condizioni.

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Ad oggi, questi sono i bandi attivi nelle varie regioni:

Campania
• Bando “Sostituzione impianti termici a biomassa” (Regione Campania, Delibera 30/04/2024)

Emilia Romagna
• Bando per la sostituzione di impianti di riscaldamento civile a biomassa

Lazio
• Bando Regione Lazio 2025 per sostituzione impianti termici

Toscana
• Bando caminetti 2025 Regione Toscana

Scopri tutti i dettagli più aggiornati dei bandi nelle varie regioni con la GUIDA AGLI INCENTIVI PER GLI IMPIANTI A BIOMASSA a cura di AIEL

Scopri tutti i dettagli più aggiornati dei bandi nelle varie regioni con la
GUIDA AGLI INCENTIVI PER GLI IMPIANTI A BIOMASSA a cura di AIEL

Il Sismabonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2027. Prevede una detrazione fiscale del 36% per le spese sostenute nel 2025 e del 30% per quelle sostenute negli anni 2026 e 2027, per interventi di miglioramento sismico su edifici ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3.

Riservato esclusivamente agli immobili danneggiati dal sisma del 2016 nelle regioni Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo. Prevede una detrazione potenziata fino al 110% per spese sostenute entro il 2025, cumulabile con contributi pubblici per la ricostruzione.

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Esistono
Altri Bonus?

Oltre agli incentivi legati al risparmio energetico e alla ristrutturazione, esistono altre agevolazioni fiscali dedicate a interventi antisismici e ricostruzione post-eventi catastrofici, riservate a specifiche aree e condizioni.

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Ad oggi, questi sono i bandi attivi nelle varie regioni:

Campania
• Bando “Sostituzione impianti termici a biomassa” (Regione Campania, Delibera 30/04/2024)

Emilia Romagna
• Bando per la sostituzione di impianti di riscaldamento civile a biomassa

Lazio
• Bando Regione Lazio 2025 per sostituzione impianti termici

Toscana
• Bando caminetti 2025 Regione Toscana

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Il Sismabonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2027. Prevede una detrazione fiscale del 36% per le spese sostenute nel 2025 e del 30% per quelle sostenute negli anni 2026 e 2027, per interventi di miglioramento sismico su edifici ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3.

Riservato esclusivamente agli immobili danneggiati dal sisma del 2016 nelle regioni Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo. Prevede una detrazione potenziata fino al 110% per spese sostenute entro il 2025, cumulabile con contributi pubblici per la ricostruzione.

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La certezza di
sentirsi in mani sicure

Systech Italia Srl è un’azienda operante da anni nel settore della Certificazione e Riqualificazione Energetica.

I suoi punti di forza sono la gestione e lo sviluppo dei servizi legati all’ottenimento degli incentivi per interventi di riqualificazione energetica degli immobili e, ad oggi, conta circa 500 aziende partner su tutto il territorio italiano.

Logo Systech

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